Da Il Gazzettino di Padova del 23 febbraio 2011
NON E’ “GIANBURRASCA”, E’ DISTURBO DELL’AUTOCONTROLLO
LA RETE VENETA DI ASSISTENZA AL BAMBINO IPERATTIVO
NUOVE EVIDENZE SCIENTIFICHE
Si manifesta con impulsività, incapacità a portare a termine un impegno, scostanza comportamentale, svogliatezza. Se non diagnosticato tempestivamente può causare ulteriori disturbi associati.
E’ l’ADHD, deficit di attenzione e iperattività: a soffrirne è il 4% dei bambini veneti in età scolare che fanno faticano a concentrarsi, si distraggono facilmente, dimostrano scarso interesse per gli oggetti personali. La loro non è negligenza o eccessiva vivacità ma disturbo evolutivo dell’autocontrollo di origine neuropsicologica. Spesso considerati difficili, pesanti e fastidiosi, per questo evitati dai compagni ed emarginati dal gruppo, questi bambini hanno bisogno di aiuto. La terapia si basa su un approccio multimodale.
Dal 2002 ASSP, “Associazione Servizi Sociali e Sicurezza per Padova” si batte per sostenere l’infanzia affetta da disturbi comportamentali. Dallo sforzo assistenziale e dalla ricerca scientifica sono nate nuove evidenze nell’approccio e nella cura al bambino iperattivo. Se ne parlerà al congegno internazionale “L’ADHD, dai primi contributi alla sua attuale definizione diagnostica” (il 25-26 febbraio 2011 Centro congressi Fiera di Vicenza; 5 crediti ECM), cui parteciperà il prof. Russell A. Barkley,Professor of Psychiatry at the Medical University of South Carolina, USAluminare del settore.
“Notevoli lavori di ricerca hanno contribuito a dimostrare che l’ADHD è più di un semplice problema di attenzione, iperattività, o di controllo degli impulsi. Molti dei deficit cognitivi associati all’ADHD – sostiene il prof. Russel A. Burkley – si situano nel campo del funzionamento esecutivo in neuropsicologia. Poiché le funzioni esecutive provvedono all’autoregolamentazione umana, tutto questo suggerisce che l’ADHD sia un disordine di autoregolamentazione”.
Fin dal 2002, l’Associazione Servizi Sociali e Sicurezza per Padova (ASSP), presieduta da Lauretta Furlan, si è attivata per informare la popolazione circa l’esistenza del disturbo da deficit di attenzione e iperattività. “Si tratta di una patologia che raramente viene considerata tale, in quanto si manifesta – spiega Furlan – con sintomi quali la mancanza di attenzione, l’incapacità di terminare un compito, l’insufficiente autocontrollo, che possono essere male interpretati”. L’ADHD deve quindi essere diagnosticato precocemente per consentire agli specialisti di predisporre e intraprendere con il bambino, la famiglia e la scuola, un piano d’intervento che contenga un trattamento appropriato in grado di ridurre i sintomi principali (disattenzione, iperattività, impulsività) e il conseguente disagio.
Dall’impegno di ASSP e dei suoi duecento associati, tre anni fa è nato il Centro “Archimede” che, con il dottor Dino Maschietto dell’Ulss 10 di San Donà di Piave come supervisor, offre ai giovani pazienti e alle loro famiglie un aiuto concreto mettendo a disposizione un’équipe multidisciplinare formata da psicologi ed educatori. L’esperienza è pilota, innovativa e sperimentale, la prima nel Veneto. Qui si coniugano competenza professionale e, parimenti, vicinanza umana.