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Centro Archimede
Valutazione psicodiagnostica
Che cos'è la valutazione psicologica?
La valutazione psicologica è un processo di esplorazione e comprensione delle abilità cognitive, comportamentali ed emotive di una persona. Nel caso dei bambini, la valutazione è uno strumento fondamentale per identificare e comprendere eventuali difficoltà legate allo sviluppo, all’apprendimento, all’attenzione, al comportamento e alla regolazione emotiva.
L’obiettivo principale della valutazione psicologica è quello di ottenere un quadro completo delle caratteristiche uniche del bambino, in modo da poter individuare le aree di forza e quelle in cui potrebbe avere bisogno di supporto. Questo processo è essenziale per sviluppare strategie di intervento personalizzate, volte a migliorare il benessere e il successo del bambino sia a scuola che nella vita quotidiana.
In cosa consiste la valutazione psicologica?
La valutazione psicologica è composta da diverse fasi e utilizza una serie di strumenti standardizzati e tecniche di osservazione. Ecco le principali componenti:
1. Colloquio iniziale:
Il processo inizia con un colloquio approfondito con i genitori o i caregiver del bambino. Durante questo incontro, vengono raccolte informazioni dettagliate sulla storia di sviluppo, sul comportamento attuale e sulle difficoltà che il bambino sta affrontando. Questo passaggio è cruciale per comprendere il contesto e definire gli obiettivi della valutazione.
2. Osservazione diretta:
Lo psicologo osserva il comportamento del bambino in diversi contesti, come durante le attività strutturate e non strutturate. Questa osservazione fornisce preziosi spunti su come il bambino interagisce con l’ambiente, come reagisce a situazioni nuove e come gestisce le sue emozioni.
3. Somministrazione di test:
Vengono utilizzati test psicologici standardizzati, come la WISC-V (Wechsler Intelligence Scale for Children – Fifth Edition) e la NEPSY (NEuroPSYchological Assessment), che misurano una serie di abilità cognitive e neuropsicologiche, tra cui il ragionamento, la memoria, l’attenzione, la capacità di pianificazione e il linguaggio. Questi test sono progettati per valutare specifici aspetti del funzionamento mentale del bambino. Vengono inoltre utilizzati test per valutare le abilità scolastiche come le prove MT-3-Cliniche (valutazione della lettura), la BVSCO-3 (valutazione della scrittura) e le AC-MT-3 6-14 (valutazione della matematica).
4. Valutazione emotiva e comportamentale:
Attraverso questionari (come ad esempio le CBCL e le Conners-3), interviste e altri strumenti di valutazione, lo psicologo esplora gli aspetti emotivi e comportamentali del bambino. Questo include l’analisi di come il bambino gestisce lo stress, le sue relazioni sociali, l’autoregolazione e la percezione di sé.
5. Analisi dei risultati e feedback:
Dopo aver raccolto e analizzato tutte le informazioni, lo psicologo elabora un rapporto dettagliato che include i risultati della valutazione e le raccomandazioni per interventi futuri. Questo rapporto viene discusso con i genitori in un incontro di feedback, dove vengono spiegate le conclusioni e proposti eventuali piani di intervento, che possono includere terapie specifiche, modifiche nell’ambiente scolastico o strategie per la gestione a casa.
6. Pianificazione degli interventi:
In base ai risultati della valutazione, viene sviluppato un piano di intervento personalizzato per supportare il bambino nelle sue specifiche esigenze. Questo può includere terapie psicologiche, logopedia, interventi educativi, o consigli su come sostenere il bambino nella vita quotidiana.
Dal risultato della valutazione alla diagnosi
In alcuni casi, la valutazione psicologica può portare all’identificazione di disturbi specifici del neurosviluppo, come Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD), Disturbi dello Spettro Autistico o altre condizioni. Quando emergono indicazioni chiare di tali disturbi, lo psicologo può formulare una diagnosi, basata su criteri diagnostici riconosciuti e sull’analisi approfondita dei dati raccolti durante la valutazione.
La diagnosi rappresenta un passaggio cruciale, poiché permette di accedere a interventi specifici e a risorse educative mirate, in grado di sostenere il bambino nel suo percorso di crescita. Una diagnosi accurata non solo chiarisce la natura delle difficoltà incontrate, ma apre anche la strada a un sostegno più efficace, sia in ambito scolastico che familiare, garantendo al bambino le migliori opportunità di sviluppo e integrazione.
Il nostro centro è inoltre una struttura accreditata per il rilascio di diagnosi con valore certificativo in ambito scolastico (DGR n. 99 del 07/02/2022) secondo la vigente normativa in tema di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Legge 170/2010) e quindi garantisce la redazione da parte della scuola di un Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Pianificazione degli interventi
In base ai risultati della valutazione e, se presente, alla diagnosi, viene sviluppato un piano di intervento personalizzato per supportare il bambino nelle sue specifiche esigenze. Questo può includere terapie psicologiche, logopedia, interventi educativi, o consigli su come sostenere il bambino nella vita quotidiana.
Domande frequenti:
La valutazione psicologica aiuta a comprendere meglio le difficoltà che tuo figlio sta affrontando, che possono riguardare l’apprendimento, l’attenzione, le emozioni o il comportamento. Attraverso questa valutazione, possiamo identificare le aree in cui tuo figlio potrebbe aver bisogno di supporto e sviluppare un piano per aiutarlo a sentirsi meglio e avere successo nella vita quotidiana.
Durante la valutazione, tuo figlio parteciperà a diverse attività, che possono includere rispondere a domande, completare esercizi di ragionamento, risolvere problemi e fare disegni. Queste attività sono progettate per capire come funziona il suo cervello, come elabora le informazioni e come gestisce le emozioni. La durata della valutazione può variare, ma di solito richiede diverse ore suddivise in più sessioni.
È importante spiegare a tuo figlio perché sta facendo la valutazione in modo semplice e rassicurante. Puoi dirgli che incontrerà uno psicologo che lo aiuterà a capire meglio come funzionano il suo cervello e le sue emozioni. Assicurati di spiegare che non ci sono risposte giuste o sbagliate, e che l’obiettivo è trovare il modo migliore per aiutarlo a sentirsi bene e a gestire le sue difficoltà.
Scegli un momento tranquillo, qualche giorno prima della valutazione, in cui tuo figlio sia rilassato e disponibile ad ascoltare. Spiega le cose con calma, collegandole alle sue difficoltà attuali e rassicurandolo che l’incontro con lo psicologo è pensato per aiutarlo.
È normale che i bambini possano sentirsi ansiosi o nervosi prima della valutazione. Rassicuralo che lo psicologo è lì per aiutarlo e che non c’è nulla di cui preoccuparsi. Potrebbe essere utile praticare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda, o fare qualcosa di piacevole insieme prima della valutazione per ridurre la tensione.
Dopo la valutazione, lo psicologo ti fornirà un feedback dettagliato sui risultati e discuterà con te un piano di intervento. Questo può includere raccomandazioni per la scuola, terapie specifiche o strategie da utilizzare a casa per supportare al meglio tuo figlio.
No, la valutazione non è dolorosa né invasiva. Si tratta di una serie di attività mentali e comportamentali che aiutano a comprendere meglio il funzionamento del cervello e delle emozioni di tuo figlio. Non ci sono aghi, medicine o altre procedure mediche coinvolte.
I tempi possono variare, ma generalmente i risultati saranno disponibili entro poche settimane dopo la conclusione della valutazione. Una volta completata l’analisi, ti verrà fissato un incontro per discutere i risultati e le raccomandazioni.
Porta con te eventuali documenti o report precedenti relativi allo sviluppo o alle difficoltà di tuo figlio (ad esempio, libretto pediatrico, report scolastici, valutazioni precedenti, documentazione medica). Se possibile, porta anche un elenco delle preoccupazioni specifiche che vuoi discutere con lo psicologo.
Nella nostra esperienza è molto raro che un bambino si rifiuti di svolgere la valutazione psicologica. Tuttavia, se tuo figlio si rifiuta di partecipare, è importante non forzarlo. Cerca di capire cosa lo preoccupa e parlane con lo psicologo, che può suggerire strategie per ridurre l’ansia e rendere l’esperienza più confortevole. Potrebbe essere necessario rivedere l’approccio o programmare la valutazione in un momento successivo.